di Salvo Barbagallo
È vigilia di Ferragosto, i giornali si leggono poco, la televisione si vede ancor meno, è boom al mare di giovani e meno giovani che sono riusciti a evitare i viaggi lunghi (o brevi). Chi non è potuto andare in vacanza o nella più vicina spiaggia, rimasto in città legge i giornali e vede quanto gli propina la Tv estiva, per poi, quando possibile, incontrarsi al solito bar per la solita granita con i quattro soliti amici sotto il solito ombrellone. C’è quello che parla di più e quello che gli risponde che dice di saperne di più, il terzo che interviene tanto per conversare ma sempre in contrapposizione, il quarto che resta quasi sempre in silenzio.
Quello che parla di più, rivolto agli altri: “Ma la sapete l’ultima importante notizia? N0? È questa, l’universo sta lentamente morendo: l’energia prodotta oggi è circa la metà di quella che emetteva 2 miliardi di anni fa. Lo dimostra la riduzione della luce emessa da un campione di oltre 200.000 galassie. Lo ha detto a Honolulu Simon Driver, dell’Università dell’Australia…Vi rendete conto che siamo nei guai veri!”
Quello che ne sa di più: “Ma perché non leggi bene, quando leggi: l’universo morirà fra un miliardo di anni! Cosa vuoi che ce ne freghi, noi sicuramente non ci saremo…”.
Il primo: “Scusa, ma non ritieni che sia importante sapere che anche questo universo andrà a farsi benedire?”
Il terzo: “Scusate, perché non riflettete sul come ci sta mandando al Creatore prima del tempo dovuto Matteo Renzi, anziché discutere sulla fine dell’universo?
Quello che sta sempre zitto: “Ma sempre in politica dobbiamo portare ogni cosa? Non vi siete scocciati di nominare sempre questo Matteo Renzi: ne parlate in continuazione come se fosse il padre eterno! Ma dateci un taglio, con questo Renzi, una volta per tutte. Lo capite che così lo fate diventare più importante di quanto effettivamente sia?”.
Il terzo: “Su questo hai proprio ragione: dovremmo cancellarlo dalla mente!”.
Quello che ne sa di più: “Cancellarlo solo dalla mente? Bisognerebbe cancellarlo e basta. Mi dovresti spiegare come si fa a non parlare di politica con tutto quello che succede ogni giorno…”.
Il primo: “E che succede ogni giorno di particolare che non sia eguale al giorno prima? Questo dovresti spiegarlo…”.
Quello che ne sa più degli altri: “Beh, se parliamo di ultime notizie c’è quella che informa tutti, almeno tutti quelli che leggono, c’è quella notizia che ci informa che in Parlamento ci sono 80 deputati che sono inquisiti e che c’è anche qualcuno che è stato già condannato. Ti pare niente?”.
Il terzo: “Non vedo dove sta il fatto eccezionale, semmai è il contrario: perché sono così pochi ad essere indagati? Sono tutti della stessa pasta!”.
Il primo: “Vuoi dire che sono della stessa casta, non pasta… Questo non significa proprio niente, in galera non ci va nessuno, stai tranquillo, qualunque cosa abbiano fatto!”
Quello che ne sa più degli altri: “Cuffaro è un caso a parte: è finito in galera perché doveva pagare per tutti. Quello è stato sicuramente un messaggio!”.
Il terzo: “Un messaggio? Ma non dire stronzate: un messaggio a chi e perché”.
Quello che ne sa più degli altri: “Un messaggio per dire a quelli che hanno le mani pasta che la pasta la devono fare insieme, e che nessuno si può permettere d’andare per i fatti suoi…”.
Il primo: “Questo dovresti dirlo a Matteo, non a Cuffaro…”.
Quello che sta sempre zitto: “Come al solito, ora state esagerando. Meglio togliere le tende. Ne parliamo un’altra volta di queste cose… Domani è Ferragosto, non lo dimenticate…”.
Gli altri annuiscono, pagano il conto delle granite senza lasciare mancia, si salutano e ognuno se ne va per la sua strada